(Adnkronos) – A sei giorni di distanza all'attacco di Hamas contro Israele, e dopo le accuse lanciate agli Usa, Vladimir Putin ammette che "Israele ha il diritto di difendersi e a garanzie sulla sua esistenza pacifica", anche se sottolinea la necessità di creare una Palestina indipendente.  "L'obiettivo dei negoziati deve essere l'attuazione della formula dei due Stati delle Nazioni Unite che implica la creazione di uno Stato Palestinese con Gerusalemme est come capitale che coesiste in pace e sicurezza con Israele che ha subito un attacco di incredibile brutalità", ha affermato il presidente russo. "E' cruciale lavorare per risolvere queste questioni con modalità pacifiche", ha sottolineato. Il sistema delle relazioni internazionali "sta subendo cambiamenti irreversibili e lo vediamo chiaramente", ha affermato il Presidente russo nell'intervento al vertice dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti in corso a Bishek. Questi cambiamenti riguardano "prima di tutto l'andamento dell'economia globale, che il fondamento di ogni altra cosa", ha aggiunto.  L'escalation senza precedenti del conflitto israelo palestinese si è trasformata in "una enorme tragedia sia per gli israeliani che per i palestinesi", ha poi affermato Vladimir Putin, ribadendo che "è il risultato diretto delle politiche fallimentari degli Stati Uniti in Medio Oriente". Il possibile piano di Israele per una operazione di terra nella Striscia di Gaza potrà avere conseguenze enormi per tutte le parti, ha affermato ancora il presidente russo. "Usare armi pesanti in una zona abitata è una questione molto difficile carica di conseguenze molto gravi per tutte le parti", ha detto, precisando che "condurre una operazione senza armi pesanti è ancora più difficile. E' importante capire che potranno esserci un numero assolutamente inaccettabile di vittime civili. Nella Striscia vivono quasi due milioni di persone. Porre fine al bagno di sangue è la cosa più importante in questo momento".  Nel suo incontro al Cremlino con il premier iracheno in visita a Mosca, tre giorni fa Putin aveva già puntato il dito contro gli Usa spiegando che l'escalation del conflitto israelo-palestinese è in sostanza colpa degli Stati Uniti che hanno nel tempo esercitato pressioni su entrambe le parti coinvolte. E non hanno mai tenuto in considerazione gli interessi fondamentali dei palestinesi, primo dei quali quello di attuare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. L'escalation in Medio Oriente è un chiaro esempio del fallimento della politica degli Stati Uniti nella regione, ha affermato ancora Putin nella sua prima dichiarazione pubblica dall'inizio dell'attacco di Hamas contro Israele, sottolineando che Washington "ha cercato di monopolizzare gli accordi, senza preoccuparsi di trovare compromessi accettabili a entrambe le parti". Le relazioni della Russia con Hamas si sono intensificate dall'inizio della guerra contro l'Ucraina, mano a mano che si deterioravano quelle con Israele, ma l'influenza di Mosca su Hamas viene considerata minima. Pochi mesi dopo l'inizio dell'invasione, una delegazione di esponenti di alto rango di Hamas è arrivata a Mosca, dove è stata ricevuta dal ministro degli Esteri, Sergei Lavrov e dal Presidente della Cecena, Ramzan Kadyrov. E in queste ore, la leadership russa continua a identificare Hamas con la leadership palestinese.  (Adnkronos) – A sei giorni di distanza all'attacco di Hamas contro Israele, e dopo le accuse lanciate agli Usa, Vladimir Putin ammette che "Israele ha il diritto di difendersi e a garanzie sulla sua esistenza pacifica", anche se sottolinea la necessità di creare una Palestina indipendente.  "L'obiettivo dei negoziati deve essere l'attuazione della formula dei due Stati delle Nazioni Unite che implica la creazione di uno Stato Palestinese con Gerusalemme est come capitale che coesiste in pace e sicurezza con Israele che ha subito un attacco di incredibile brutalità", ha affermato il presidente russo. "E' cruciale lavorare per risolvere queste questioni con modalità pacifiche", ha sottolineato. Il sistema delle relazioni internazionali "sta subendo cambiamenti irreversibili e lo vediamo chiaramente", ha affermato il Presidente russo nell'intervento al vertice dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti in corso a Bishek. Questi cambiamenti riguardano "prima di tutto l'andamento dell'economia globale, che il fondamento di ogni altra cosa", ha aggiunto.  L'escalation senza precedenti del conflitto israelo palestinese si è trasformata in "una enorme tragedia sia per gli israeliani che per i palestinesi", ha poi affermato Vladimir Putin, ribadendo che "è il risultato diretto delle politiche fallimentari degli Stati Uniti in Medio Oriente". Il possibile piano di Israele per una operazione di terra nella Striscia di Gaza potrà avere conseguenze enormi per tutte le parti, ha affermato ancora il presidente russo. "Usare armi pesanti in una zona abitata è una questione molto difficile carica di conseguenze molto gravi per tutte le parti", ha detto, precisando che "condurre una operazione senza armi pesanti è ancora più difficile. E' importante capire che potranno esserci un numero assolutamente inaccettabile di vittime civili. Nella Striscia vivono quasi due milioni di persone. Porre fine al bagno di sangue è la cosa più importante in questo momento".  Nel suo incontro al Cremlino con il premier iracheno in visita a Mosca, tre giorni fa Putin aveva già puntato il dito contro gli Usa spiegando che l'escalation del conflitto israelo-palestinese è in sostanza colpa degli Stati Uniti che hanno nel tempo esercitato pressioni su entrambe le parti coinvolte. E non hanno mai tenuto in considerazione gli interessi fondamentali dei palestinesi, primo dei quali quello di attuare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. L'escalation in Medio Oriente è un chiaro esempio del fallimento della politica degli Stati Uniti nella regione, ha affermato ancora Putin nella sua prima dichiarazione pubblica dall'inizio dell'attacco di Hamas contro Israele, sottolineando che Washington "ha cercato di monopolizzare gli accordi, senza preoccuparsi di trovare compromessi accettabili a entrambe le parti". Le relazioni della Russia con Hamas si sono intensificate dall'inizio della guerra contro l'Ucraina, mano a mano che si deterioravano quelle con Israele, ma l'influenza di Mosca su Hamas viene considerata minima. Pochi mesi dopo l'inizio dell'invasione, una delegazione di esponenti di alto rango di Hamas è arrivata a Mosca, dove è stata ricevuta dal ministro degli Esteri, Sergei Lavrov e dal Presidente della Cecena, Ramzan Kadyrov. E in queste ore, la leadership russa continua a identificare Hamas con la leadership palestinese. https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/putin-israele-ha-diritto-di-difendersi-ma-creare-palestina-indipendente_1FYWKHNGTv5oYKZXaYPl44internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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