(Adnkronos) – Il ministero dell'Interno russo ha annunciato l'inclusione del procuratore capo della Corte penale internazionale (CPI), Karim Khan, nonché di tre magistrati dell'istituzione, nella sua lista di "persone ricercate" per aver emesso un "mandato d'arresto illegale" contro il presidente russo Vladimir Putin, accusato dal tribunale di aver facilitato la deportazione forzata di bambini ucraini in territorio russo. Il governo russo indica che sia Khan che i magistrati che si occupano del caso, Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Ugalde Godinez, hanno agito "senza motivi di responsabilità penale" agendo contro un capo di stato straniero il cui Paese non riconosce dal 2016 lo Statuto di Roma che funge da base per la Corte penale internazionale (CPI). Per questo il ministero dell'Interno russo accusa il procuratore capo e i giudici di aver adottato, con la loro ordinanza contro Putin e il Commissario per i diritti dell'infanzia, Maria Lvova-Belova, una decisione illegale, contraria alla Convenzione per la prevenzione e la punizione dei crimini contro le persone protette a livello internazionale, in base alla quale "i capi di stato godono dell'assoluta immunità dalla giurisdizione di stati stranieri", secondo un comunicato del ministero dell'Interno raccolto da Interfax. Il ministero sostiene che il Tpi abbia commesso un reato accusando persone "chiaramente innocenti" di aver commesso un reato particolarmente grave e "aggredendo un rappresentante dello Stato che gode dell'immunità diplomatica" per complicare le relazioni internazionali. Era stato nei giorni scorsi il capo del Comitato investigativo della Federazione Russa, Alexander Bastrykin, ad aprire un procedimento penale contro i vertici del Tribunale di primo grado e i giudici responsabili di tale decisione, ritenendo che le loro azioni fossero illegali perché, secondo la Russia, non c'erano motivi per ritenere Putin e Lvova-Belova responsabili del reato di "deportazione forzata di bambini". Il Cremlino ha costantemente negato la deportazione forzosa di bambini ucraini di fronte alle accuse mosse da Kiev e dai suoi alleati. Secondo il governo ucraino, dall'inizio del conflitto almeno 16mila bambini sono finiti sfollati contro la loro volontà in territorio russo, mentre un recente studio presentato a febbraio dalla Yale University ha denunciato almeno 6mila bambini ucraini distribuiti in 40 collegi russi. (Adnkronos) – Il ministero dell'Interno russo ha annunciato l'inclusione del procuratore capo della Corte penale internazionale (CPI), Karim Khan, nonché di tre magistrati dell'istituzione, nella sua lista di "persone ricercate" per aver emesso un "mandato d'arresto illegale" contro il presidente russo Vladimir Putin, accusato dal tribunale di aver facilitato la deportazione forzata di bambini ucraini in territorio russo. Il governo russo indica che sia Khan che i magistrati che si occupano del caso, Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Ugalde Godinez, hanno agito "senza motivi di responsabilità penale" agendo contro un capo di stato straniero il cui Paese non riconosce dal 2016 lo Statuto di Roma che funge da base per la Corte penale internazionale (CPI). Per questo il ministero dell'Interno russo accusa il procuratore capo e i giudici di aver adottato, con la loro ordinanza contro Putin e il Commissario per i diritti dell'infanzia, Maria Lvova-Belova, una decisione illegale, contraria alla Convenzione per la prevenzione e la punizione dei crimini contro le persone protette a livello internazionale, in base alla quale "i capi di stato godono dell'assoluta immunità dalla giurisdizione di stati stranieri", secondo un comunicato del ministero dell'Interno raccolto da Interfax. Il ministero sostiene che il Tpi abbia commesso un reato accusando persone "chiaramente innocenti" di aver commesso un reato particolarmente grave e "aggredendo un rappresentante dello Stato che gode dell'immunità diplomatica" per complicare le relazioni internazionali. Era stato nei giorni scorsi il capo del Comitato investigativo della Federazione Russa, Alexander Bastrykin, ad aprire un procedimento penale contro i vertici del Tribunale di primo grado e i giudici responsabili di tale decisione, ritenendo che le loro azioni fossero illegali perché, secondo la Russia, non c'erano motivi per ritenere Putin e Lvova-Belova responsabili del reato di "deportazione forzata di bambini". Il Cremlino ha costantemente negato la deportazione forzosa di bambini ucraini di fronte alle accuse mosse da Kiev e dai suoi alleati. Secondo il governo ucraino, dall'inizio del conflitto almeno 16mila bambini sono finiti sfollati contro la loro volontà in territorio russo, mentre un recente studio presentato a febbraio dalla Yale University ha denunciato almeno 6mila bambini ucraini distribuiti in 40 collegi russi. https://www.adnkronos.com/russia-ricercati-procuratore-e-giudici-cpi-dopo-mandato-darresto-per-putin_BBcEDFhDHvO9aqsCqyONSinternazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Seguici:
- Articolo successivo Articolo successivo
- Articolo precedente Articolo precedente
Articoli recenti
- Hilary Duff mamma per la quarta volta, nata Townes Meadow Bair
- Immunodeficienze primitive, esperti: “Ritardi diagnosi per 70-90% pazienti”
- Proteste pro Gaza, anche in Italia manuale della guerriglia negli atenei
- Ascolti tv, la semifinale di Champions vince prime time
- Medicina, Sirm: “Radiomica una rivoluzione della radiologia per diagnosi e terapie”
Commenti recenti
- Sanremo, la Rai fa causa a John Travolta per le scarpe: chiesti i danni e lo stop al compenso
L'azienda di Viale Mazzini ha avviato un'azione civile davanti al Tribunale civile di Roma nei confronti della U-Power Group per inadempimento contrattuale
- La7, Enrico Mentana chiude la polemica con Gruber: “Non accusiamo nessuno, non vogliamo essere accusati”
Al termine dell'edizione delle 20 di questa sera il direttore del TgLa7 ha scritto la parola fine sul botta e risposta con la giornalista
- ‘Una nessuna centomila’, il duetto Elodie-Tananai incanta l’Arena di Verona
Il pubblico dei social ha già espresso la propria preferenza per quella che è stata eletta una delle esibizioni più belle dell'evento
- Caso Scurati, dalla Rai contestazione disciplinare a Serena Bortone. Sergio: “Mai vietata la lettura del monologo”
Alla giornalista, Viale Mazzini chiede chiarimenti del post pubblicato sui propri profili social lo scorso 20 aprile
- Ostia, maestra rimprovera un alunno e viene picchiata dalla madre che appartiene al clan Spada
Valditara: "Porterò la mia solidarietà alla docente, nessuno si deve permettere di toccare un insegnante"
Altro
- تاياني: نواصل الضغط من أجل وقف إطلاق النار بغزة
أكد وزير الخارجية الإيطالي أنطونيو تاياني على تعزيز مبادرات السلام من خلال الاجتماع بجميع وزراء خارجية البلدان المعنية، والدفع من أجل التوصل إلى وقف لإطلاق النار في غزة. وقال تاياني: فعلنا ذلك أيضًا في مجموعة السبع، الأمر الذي من شأنه أن يسمح بالإفراج عن الرهائن الإسرائيليين وتأجيل هجوم رفح لإنقاذ أكبر عدد من الأرواح وأيضا
- Milano, rito abbreviato ad attivisti ambientalisti per azione Museo 900
MILANO (ITALPRESS) – Questa mattina alle ore 9.30 al Tribunale di Milano, si è tenuta l’udienza preliminare per l’azione degli attivisti ambientalisti di Ultima Generazione al Museo del 900. Si è deciso che il processo si farà con rito abbreviato. Fissata la data del 12 Giugno 2024.(ITALPRESS). Foto: Ultima Generazione
- In Emilia Romagna le lezioni riprenderanno il 16 settembre
BOLOGNA (ITALPRESS) – Suonerà la mattina di lunedì 16 settembre la campanella del rientro a scuola per gli oltre cinquecentomila studenti dell’Emilia-Romagna, mentre l’ultima giornata di lezioni sarà il 6 giugno 2025. Il via libera al calendario dell’anno scolastico 2024-2025 è arrivato dalla Giunta regionale e riguarda sia le classi del primo ciclo di istruzione
- Agrifood Magazine – 8/5/2024
- Itavia, sequestro preventivo di 130 milioni
MILANO (ITALPRESS) – I finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo, per un valore di circa 130 milioni di euro, emesso dal Gip del Tribunale di Milano nonchè attività di perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti di due componenti pro-tempore del C.d.A. della società Aerolinee